Tai Chi Chuan

lunedì 11 gennaio 2010

il tao per un anno - 11 e 12 Gennaio

11 gennaio

Risanamento

Il fuoco si raffredda.
L'acqua cerca l'equilibrio.

Per quanto estreme, le situazioni cambiano: non possono protrarsi in eterno.
Così, l'incendio di una grande foresta è destinato a estinguersi, e il mare in tempesta a placarsi.
Gli eventi naturali si bilanciano cercando il proprio opposto, e questo processo di ricerca dell'equilibrio sta alla base di ogni risanamento.
È un processo che richiede tempo.
Se l'evento è di piccola portata, basterà una compensazione leggera.
Se è straordinario, allora potranno occorrere giorni, anni, persino vite intere perchè le cose tornino in equilibrio.
Ma, senza questi lievi sbilanciamenti, la vita sarebbe priva di movimento.
È proprio il disequilibrio a promuovere i cambiamenti.
Una centratura, un equilibrio totale significherebbero la mera stasi.
La vita, invece, è il succedersi ininterrotto di distruzione e risanamento.
Per questo i saggi conservano la pazienza anche nelle situazioni più estreme: si tratti di una malattia, di una calamità naturale o della loro stessa ira, essi sanno che allo sconvolgimento seguirà la stabilità.


12 Gennaio

Modellatura

Il vasaio al tornio.
Dalla centratura al vaso finito, la forma cresce
e le possibilità diminuiscono;
la morbidezza si fa durezza.

Quando un vasaio inizia a modellare un vaso, prende un pezzo d'argilla, ne fa una rozza palla e la getta sul tornio.
Deve cercare di farla cadere al centro, e quindi lavorarla con cura sino a renderla un cilindro levigato.
Quindi plasma tale cilindro, tirandolo e schiacciandolo mentre gira.
Dapprima somiglia a una torre, poi ad un piccolo fungo.
Solo dopo averla allungata e appiattita molte volte , il vasaio stringe lentamente l'argilla obbligandola a innalzarsi dal tornio.
Tuttavia non può insistere a lungo, poichè l'argilla "si stanca" e crolla.
Il vasaio crea la forma immaginata, quindi la mette da parte.
Il giorno dopo l'argilla avrà la consistenza del cuoio, e il vasaio potrà capovolgerla per modellarne la base.
Quando la superficie è stata incisa e decorata il vaso viene cotto, e le uniche possibilità rimaste a questo punto sono i colori da applicarvi: la forma è ormai immodificabile.
Noi, allo stesso modo, forgiamo le situazioni, dapprima diamo loro una forma grezza, quindi le gettiamo al centro della nostra vita.
Dobbiamo allungare e comprimere, verificando la natura delle cose.
Mentre plasmiamo la situazione, dobbiamo inoltre sapere quale forma vogliamo che assuma.
Quanto più si avvicina al completamento, tanto più acquista durezza e definizione.
Le possibilità d'intervento diminuiscono, sinchè a restare è solo la pienezza della nostra creazione.
Bellezza e bruttezza, successo e fallimento, dipendono dal processo di modellatura.

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