21 dicembre
Inverno
Un senzatetto muore per strada.
Un albero si spacca nel freddo:
uno schianto impressionante.
Il solstizio d'inverno porta con sé il giorno più corto e la notte più lunga dell'anno. Può anche portare un freddo pungente.
Il vento soffia con una gelida ferocia, falciando tutto ciò che incontra. Neve e ghiaccio diventano letali.
Chi non ha una casa, muore di stenti. Persino l'albero più possente può schiantarsi per il brusco calo di temperatura. Il rumore di un albero che si spezza è secco e improvviso.
Quali orrori, quali tragedie porta con sé il nadir !
L'inverno tortura il mondo con gelide fruste, e i più deboli restano stritolati nella sua morsa di ghiaccio.
A volte, temendo che le lacrime possano congelarsi sul nostro volto, non osiamo neppure piangere coloro che cadono sotto i suoi attacchi.
E tuttavia continuiamo a vedere, e a sentire.
Rannicchiandoci accanto al fuoco, raccogliamo le forze per sopravvivere.
Anche se la sfortuna ci perseguita, non dimentichiamo mai che più in basso di così la ruota non può girare.
Le cose non possono peggiorare all'infinito.
A tutto c'è un limite: anche al freddo, all'oscurità, al vento, alla morte.
Dicono che questo sìa il primo giorno dell'inverno, ma in realtà è l'inizio della sua fine: da domani potremo ricominciare ad attendere fiduciosi l'arrivo della luce e del calore.
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